06/06/10

ANNA MARIA IURATO: DA PREFETTO DELL'AQUILA A INDAGATO



L’Aquila non s’è proprio fatta mancare niente in quest’ultimo anno di tragedia. 
DOPO
  • il grande terremoto del 6 aprile 2009;
  • oltre 300 morti;
  • collasso economico e sociale di un’intera società;
sono state ricostruite C.A.S.E. sostanzialmente prive di servizi e sparse nella campagna, con i relativi problemi di collegamenti, per 15.000 abitanti degli 80.000 coinvolti ed oltre un miliardo di euro di spesa, ma NON sono sono state ancora messe a disposizione da parte dello Stato le risorse economiche necessarie né per dare inizio effettivo alla necessaria generalizzata ricostruzione, che stenta gravemente a partire dopo la sostituzione dell’inquisito Bertolaso con Gianni Chiodi, né per mettere neanche in sicurezza quel ricchissimo patrimonio culturale che costituiva sino al sisma la vera risorsa dell’economia turistica locale (sino ad ora sono stati concessi da Protezione Civile e Ministero Beni Culturali solo 3 milioni di euro !).
Se aggiungiamo il lunghissimo tiramolla su  rinvio delle tasse SI, e rinvio delle tasse NO, con il rischio per gli Aquilani di dover iniziare a ripagare le tasse sospese da quest’estate, COSA MANCAVA ?
Ebbene si, ecco che arriva la nomina, al posto del Prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, trasferito a Roma come vicecapo della Protezione Civile in attesa di sostituire Guido Bertolaso travolto dallo scandalo Anemone-Grandi Opere, proprio di un funzionario –Anna Maria Iurato- che da vicende dello scandalo risultava già lambito, in quanto presente nell’elenco dello stesso Anemone come beneficiario di  “lavori di falegnameria” nella sua abitazione”, e che inoltre risultava implicato –nel suo precedente incarico di responsabile della direzione tecnico-logistica del Ministero dell’Interno-  in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli sull’affidamento ad una azienda del gruppo Finmeccanica, la Elsa-Datamag, di cui è dirigente il marito della Iurato stessa , dell’appalto per 37 milioni di euro per la realizzazione del Centro elaborazione dati  della Polizia di Stato, che doveva sorgere a Capodimonte e che -dopo l’avvio dell’inchiesta- non è stato più realizzato.
Proprio per questi motivi la nomina era stata rinviata nel Consiglio dei Ministri del 14 maggio, per essere poi ratificata in quello successivo del 20 maggio,
Invece la nomina viene decisa,  e la Iurato, difesa a spada tratta  dall’amica di infanzia Anna Finocchiaro, capogruppo PD al Senato, che l’aveva definita “persona molto seria, molto competente e di grande trasparenza”, e con l’evidente copertura della stessa opposizione (PD), si insedia presso la Prefettura dell’Aquila il 28 maggio (vedi: http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/31/Lodi_dal_prefetto_dell_Aquila_co_9_100531040.shtml ).
Ebbene, cosa succede ?
Come previsto lunedì 31 maggio la Iurato viene sentita come persona informata dei fatti presso la  Procura della Repubblica di Napoli, ed al termine dell’audizione viene iscritta nel registro indagati della Procura stessa per turbativa d’asta, notizia che esplode a L’Aquila proprio il 3 giugno, subito dopo la celebrazione della Festa della Repubblica.
Ci sono commenti da fare ? 
NESSUNO, quanto avvenuto si commenta da solo, a parte la notazione che non ce l'avreste certo pescato "ai tempi" un vituperato ministro degli Interni dal passato di democristiana memoria ad andarsi ad infilare in un pasticcio del genere !
Mai uno dei tradizionali ministri dell'interno di democristiana memoria si sarebbe azzardato ad assumere una decisione  sostanzialmente imprudente, pur disponendo dell’evidente copertura politica della stessa opposizione nella persona delcapogruppo al Senato del PD Anna Fnocchiaro, quando GIA' SI SAPEVA che il 31 la Iurato stessa sarebbe stata sentita dalla Procura di Napoli.
Un cosiddetto "ministro della I Repubblica" avrebbe certamente atteso almeno di vedere come andava a finire nell'interrogatorio di Napoli !
Un’ultima notazione: se effettivamente il  Centro elaborazione dati  previsto a Napoli per la Polizia di Stato serviva, la sospensione dei relativi lavori a seguito dell’inchiesta appare un ulteriore danno arrecato agli interessi dello Stato.
RINGRAZIAMENTI: immagini video da servizi TG3 del 19-20 maggio, TG8 del 25 maggio e 3 giugno, Buon Giorno Regione-Abruzzo del 4 giugno.

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